5 consigli per dimagrire. Capitolo 2.0

Riscoprire il sapore autentico dei cibi semplici.

Nell’arco dell’industrializzazione e ancora di più con la globalizzazione, il numero di cibi processati, contenenti componenti artificiali per modificare ed esaltare il sapore originario dei cibi, è cresciuto in modo esponenziale.

Se osservate un supermercato, noterete che i volumi di cibo non confezionato e fresco sono minimi in relazione a quelli impacchettati e conservati, con strategie più o meno chimiche. Questo ci dà una misura della direzione di massa verso prodotti sempre più elaborati e in grado di distorcere la nostra abilità di gustare prodotti direttamente provenienti dalla natura.

Reimparare ad apprezzare cibi poco conditi e semplici, non processati, e quindi spesso anche dotati di sapori meno potenti, può essere complesso, ma sarà indispensabile per poter poi apprezzare e sostenere una nutrizione più naturale, salutare, semplice ed essenziale.

In conclusione se mangiate sughi pronti, dolciumi e biscotti confezionati da anni, abbiate la pazienza di dare il tempo alle vostre papille gustative di riprogrammarsi, questo potrebbe richiedere senza dubbio anche qualche mese.

Imparare a leggere le etichette dei cibi.

Sapersi difendere dal dominio della casualità nella scelta di ciò che arriverà sulle nostre tavole prevede sicuramente la capacità e la voglia di leggere le etichette di ogni cibo che gettiamo nel carrello.

Le etichette risultano fondamentali per due tipologie di informazioni: la lista degli ingredienti con la loro percentuale in relazione al prodotto nell’insieme e i macronutrienti.

Senza entrare troppo nel dettaglio, possiamo dire che, leggere gli ingredienti e poter sapere, in base all’ordine con cui sono scritti, quali sono le sostanze presenti in maggiore quantità, può essere fondamentale. Ad esempio se un estratto alla fragola contiene più zucchero che fragole sappiamo che si tratta più di zucchero alla fragola che viceversa.

Infine nella tabella dei macronutrienti (proteine, grassi e carboidrati/zuccheri) troviamo l’indicazione chiave per contestualizzare la categoria del cibo nel suo complesso.

In merito vi lasciamo un link ad una interessante applicazione che vi permette di ottenere le informazioni sopra citate semplicemente cercando il nome e la marca del prodotto, oppure semplicemente inserendo il nome dell’alimento (ad esempio “mela”).

www.fatsecret.it

Usare gli spuntini a proprio vantaggio.

Mangiare al di fuori dei pasti principali oppure no è un tema da sempre dibattuto per ottimizzare gli effetti di una dieta.

Con certezza sappiamo che la qualità dei cibi che scegliamo in questi momenti extra farà la differenza fra la loro utilità oppure la loro capacità di minacciare l’impegno generale che stai mettendo nei pasti centrali.

Facendo un esempio molto concreto, una merendina ricca di carboidrati e grassi, e quindi di calorie, potrebbe sballare l’equilibrio della tua alimentazione globale, mentre uno spuntino bilanciato, sano e naturale, potrebbe evitarti sensazioni di vuoto nello stomaco senza appesantirti durante le attività della giornata.

Per questo bisognerà prevedere come comportarsi non appena ci si accorgerà che si presenta spesso la fame a metà giornata oppure semplicemente che abbiamo intenzione di inserire nella nostra routine questo break.

Avere a portata di mano un pacchetto di mandorle, uno shaker proteico, della carne secca oppure dello yogurt greco, potrebbe del tutto annullare la voglia di dirigersi verso le macchinette automatiche.

Qui la strategia e la cura della propria quotidianità sono il fulcro della questione.

Vedere la dieta come uno stile di vita.

Dobbiamo, dopo decenni di cadute, dire tutti insieme un deciso “No!” a diete dimagranti veloci.

Se razionalmente ci chiediamo perché vogliamo metterci a dieta o semplicemente perdere peso la risposta non sarà mai quella di essere in forma per qualche mese e poi tornare al punto di partenza, come in una specie di terribile loop.

Tutti noi intuiamo che ciò che ci interessa realmente è un cambiamento duraturo, sostenibile, equilibrato, e quindi solido e permanente nel tempo. Questo ci suggerisce che la fretta, la frenesia e le scadenze troppo imminenti sono da dimenticare.

Emerge così un quadro in cui la dieta, come strategia alimentare, anche molto dettagliata, specifica, eventualmente con misurazioni e fasi particolari, è uno strumento ottimo se contenuto in un panorama più ampio. Quest’ultimo è l’intenzione generale di trasformare il proprio stile di vita (movimento, allenamento, atteggiamento mentale, nutrizione etc.) in modo che sia in grado di accogliere queste specifiche strategie concrete, a volte del tutto intollerabili senza una motivazione di fondo seria e fondata. 

Scopri di più sul mondo della nutrizione nella sezione nutrition del nostro blog.

Sviluppare una tua cultura della salute.

È facile sfruttare il fatto di non essere uno specialista medico o nutrizionista per esimersi del tutto dal ricercare e capire concetti per poi potersi fare una propria idea in merito alla salute e quindi anche alle diverse modalità di dimagrimento.

Una propria concezione di salute e fitness, per quanto confusa o definita, consapevole o meno, saremo sempre e comunque chiamati ad averla.

Scaricare tutta la responsabilità delle scelte all’esterno, trasformandoti in una specie di burattino delle mode del momento, o del libro più in voga sulla dieta, non è un atteggiamento particolarmente produttivo.

Riuscire a sviluppare una propria visione, nella limitatezza dei propri strumenti e delle proprie conoscenze, è il punto di partenza per mettere in atto le scelte che poi ci avvicinano ad approcci, specialisti, attività e filosofie diverse e innovative.

In ambito di salute e forma fisica ognuno di noi possiede sempre una forbice di possibilità di cui fare esperienza per migliorare o quantomeno tentare di attraversare un percorso serio di trasformazione.

Oggi esistono infiniti testi e contesti che offrono spiegazioni scientifiche alla portata di tutti, il fatto di affidarsi agli specialisti di uno specifico ambito non ci vieta di acculturarci e scegliere più consapevolmente quando e come chiedere un aiuto esterno.

In realtà un utente che si informa, che è curioso e cerca di comprendere la logica dietro un certa alimentazione o una cura dimagrante faciliterà la sua cooperazione con lo specialista, che comunque offrirà strumenti più completi e ufficialmente riconosciuti.

Se questi 5 punti non ti sono bastati, non fermarti e leggi qua sotto!

Leggi il nostro articolo sui tre fondamenti per la tua dieta

Se invece ti fossi pers* i primi cinque consigli per dimagrire CLICCA QUI.

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